INDICE

Avanti >>

.

SANTUARIO DI SANTA MARIA DI ORSOLEO (CENNI STORICI)

Il culto della Madonna sulla collina di Orsoleo è di origine antichissima: potrebbe risalire al secolo X (se non a tempi ancora più antichi) quando la zona ove sorge il Santuario, nella media valle dell'Agri, cominciò ad arricchirsi di molte Chiese (per lo più rupestri), di luoghi di culto e di piccoli monasteri abitati da eremiti o da monaci di origini bizantina. Lo stesso nome -Orsoleo-, antico già alla fine del secolo XII, come risulta da un documento del 1192 conservato a Cava, è greco-bizantino e significa, riferito all'immagine della Madonna qui venerata, -Colei che guarda, difende, protegge, custodisce il popolo-. Del resto anche la statua lignea della Madonna, venerata qui da tanti secoli (e, forse, la più antica scultura in legno della Madonna in Basilicata) è di sicuri lineamenti bizantini.
La prima cappella in muratura in onore della Madonna fu costruita, presso un'antica grotta da due fratelli di Sant'Arcangelo: il milite Daniele e il prete Zaccaria intorno al 1190. Nel 1474 il conte Eligio della Marra fece costruire, per i Francescani Osservanti, un ampio convento, di cui resta intatto il chiostro interno con il bel pozzo rinascimentale. Nel 1545 vengono completati i celebri affreschi di Giovanni Todisco. Nel 1646 fu consacrata la nuova Chiesa (quella giunta fino a noi) e nel 1779 il bellissimo altare maggiore di stile barocco-fanzaghesco, violato qualche anno fa e immiserito da ignobili ignoti ladri che asportarono il ricco paliotto in marmi policromi. Il Convento, che fu sede provinciale dei Francescani Osservanti e centro di studi filosofici e teologici, finì l'attività per cui era stato fondato nel 1866, in forza delle leggi eversive del nuovo Stato Italiano.
Rimasto vuoto dei frati che per secoli l'avevano curato, il grande convento, con il vasto territorio che lo circonda, fu prima amministrato dalla Cassa Provinciale di Credito Agrario, poi dal Banco di Napoli che, nel 1940 lo vendette a privati. E, come è facile intuire, andò sempre più decadendo, nonostante due tentativi (uno nel 1924, l'altro nel 1945) di istituirvi una scuola. Mentre, distrutta l'antica -foresta-, com'era comunemente chiamato il secolare fittissimo bosco, il territorio veniva coltivato a grano, Il complesso monumentale perdeva, di giorno in giorno, i vari arredi del culto e molte delle opere d'arte che l'avevano arricchito nel corso dei secoli. Finalmente, nel 1987, tutto il vecchio convento, con una piccola parte del territorio circostante, veniva acquistato dalla Regione Basilicata. Già nel 1988 furono Iniziati i costosissimi lavori di restauro, che, tuttavia, dopo quindici anni non sono ancora terminati

Autore: Cartello esposto nel Santuario di Orsoleo

 

[ Home ]  [Scrivici]